Montreal

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Montreal in Quebec, Canada, è stata la mia città della rinascita.

6 settimane vissute in un piccolo bilocale, in Rue Sainte Madeleine l’estate scorsa. Un’esperienza indescrivibile!

Montreal è l’evoluzione di ogni città. Una metropoli enorme, in cui lo spirito civile inonda ogni metro quadro! Viverci per quelle settimane, è stato come fare un viaggio nel tempo tra (forse) quelle che saranno le città italiane tra 100 anni.

Integrazione razziale assoluta, senso della sicurezza per strada, anche nelle zone più isolate, piste ciclabili separate dalle strade a traffico automobilistico che attraversano tutta la città, meravigliosi giardini e parchi, musei interessantissimi, manifestazioni culturali e voglia di vita che esplode!

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E poi il senso del bello! Permeava in ogni strada, in ogni angolo, la ricerca del bello nei murales meravigliosi, nelle opere d’arte in piena città, nei pianoforti che per strada erano liberamente disponibili a chi volesse regalare al passante qualche nota musicale.20140820_144240

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Ed in questa città meravigliosa ho fatto l’esperienza di immersione totale. Vivendo come i canadesi, andando nei loro mercati e provando a parlare (con qualche stento all’inizio, ma un po’ più facilmente verso la fine) il loro francese. Sola. Bastando completamente a me stessa. Godendo di quei panorami, dell’aria frizzante del mattino quando andavo a correre, dei loro meravigliosi mercati, dei loro sorrisi per strada. Per me Montreal è stato il luogo dove ho davvero capito che non ho bisogno di altro che di star bene, di soddisfare i bisogni minimi, ma di godere profondamente delle piccole cose. E credo che la serenità di cui è intrisa questa città, mi abbia aiutata molto in questo!

“The day after”

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Ieri “Ricomincio da Me” si è palesata finalmente in pubblico.

Una sala col soffitto a volta, belle vetrate colorate, ma soprattutto 40 donne in rinascita che si sono confrontate, ed hanno condiviso, in parte o del tutto, un sogno.

C’era tantissima energia e la voglia di raccontarsi per segnalare un percorso già fatto e conosciuto, seppur difficile ed in salita.

Valorizzare l’unicità di noi Donne, esaltando al massimo quanto di bello c’è in noi. All’interno, nel nostro profondo, come all’esterno, nel nostro modo di porgerci al mondo. Convincendoci che la strada giusta non deve più esser quella di costringerci ad esser diverse da quelle che siamo, ma lasciandoci guidare da quanto di bello c’è in noi.

In queste tre ore abbiamo portato alla luce tutte le stoffe più belle e preziose che sono state selezionate, fatte di corsi per accrescere le competenze personali, sessioni individuali e di gruppo, momenti di svago e socializzazione, occasione per riscoprire il piacere di stare in compagnia di Donne in rinascita come noi!

E poi abbiamo scoperto che crediamo nel valore del dare. Abbiamo condiviso che crediamo in una nuova forma di lavorare, e per questo, scelto che Ricomincio da Me è un’associazione. Una associazione senza fini di lucro. Perché il fine di Ricomincio da Me è solo il bene. E’ solo la condivisione e la crescita del bene delle sue associate. Lo scambio di questo bene, tra associate e professioniste. E la crescita al di là dei confini di questa città, verso nuove sedi e nuove Donne in rinascita.

Ed abbiamo palesato il logo di Ricomincio da Me. Un esagono, sei punte, che rappresentano le sei virtù, alla base del coaching umanistico, filo conduttore della Rinascita delle Donne associate. Ed una chiave. Preziosa, perchè è quella di volta che fornisce il team a chi vorrà affidarsi. E la spirale, rosa, come le Donne, e che rappresenta l’evoluzione, lo sviluppo, il viaggio verso Se stesse… infine l’argento, la classe, l’eleganza, la ritrovata femminilità che riguadagneremo grazie ad un corpo ed un’immagine che corrisponde di più a quelle che siamo, nel profondo!

E’ stato forte, emozionante ed è stato il suo debutto. Ma è stato solo l’inizio!

menocinquantagiorni!

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“Se non ti diverti a urlare, su una moto in corsa non fai grandi conversazioni.

Invece passi il tempo a percepire le cose e a meditarci sopra. Su quello che vedi, su quello che senti, sull’umore del tempo e i ricordi, sulla macchina che cavalchi e la campagna che ti circonda, pensando a tuo piacimento, senza nulla che t’incalzi..,”

LO ZEN E L’ARTE DELLA MANUTENZIONE DELLA MOTOCICLETTA 

Robert M.Pirsig

Eccoci arrivati a metà strada!

Questo blog è nato come un conto alla rovescia. Cento giorni alla Primavera. Per raccontare le ansie, la storia, qualche sano concetto sulla felicità, qualche mia personale osservazione del mondo. Devo dire che non mi aspettavo tanto sostegno. Ed è stato bellissimo trovare su questa strada tantissimi amici che hanno condiviso, arricchito, a volte anche contestate, le mie parole. 

La voglia di scrivere è sempre stata tanta in me.

Cosi come la voglia di comunicare, di condividere, di vedere le persone contente, di credere nella bontà del prossimo, nella mancanza di fini ultimi, nella complicità femminile, nei valori buoni del mondo. Ed ho provato a metter in questo blog un po’ di questo. Spero che anche se in piccola parte, sia passato!

Perché l’ho fatto? Non per auto-celebrarmi, questo è certo. Ma perché penso che tantissime persone valide, colme di valori, sono racchiuse dentro se stesse e non riescono ad uscire da una situazione difficile. E vorrei che da questi miei scritti, arrivasse il messaggio che non sono persone strane o malate. Tutti attraversiamo momenti brutti. E’ la vita che è fatta cosi. L’importante è avere la forza, avere le alleanze, avere la determinazione di uscirne. E magari qualche buon modello. O qualche parola giusta. Ecco io spero che in questo viaggio, almeno uno di Voi, abbia trovato una parola giusta. Che sentiva sua in quel momento. Tanto mi basta!

Ed ora, finite le malinconie: si guarda avanti! All’altra metà del viaggio! Quello che ci porterà a questa nuova Primavera. Che dovrà essere una nuova Primavera per tante Donne.

Le Donne che vogliono rifiorire, che vogliono ricominciare da se stesse, arricchendo la loro vita esattamente di tutti gli ingredienti di cui hanno bisogno. Scegliendoli, ad uno ad uno. Così come si assapora l’odore di una spezia, o la freschezza di un limone, o la fragranza di un pane appena sfornato. Adattando questi ingredienti alla propria, personale, ricetta di rinascita!

Pronti per la seconda parte del viaggio? Io si!

p.s. per chi non l’avesse già fatto, legga il libro della citazione. Fantastico!

Link

Ho ricominciato da me…

 Ogni donna che ha finalmente capito il suo valore, ha raccolto le valigie del suo orgoglio, è salita sul volo della libertà, ed è atterrata nelle valli del cambiamento.

Shannon L. Alder

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Con questo, si chiude il racconto della mia rinascita. Perchè il mio scopo era solo farmi conoscere da chi era incuriosito dal mio percorso, non autocelebrarmi.

Sono uscita da quasi 13 anni di esperienza aziendale assolutamente distrutta. Non c’è stato un solo momento in questi 13 anni in cui non abbia lottato contro me stessa per adattarmi al sistema. Per amalgamarmi con i suoi meccanismi, per confondere i miei valori con quelli coatti e prezzolati delle aziende che ho vissuto. Lo sforzo è stato immenso, ed è partito tutto dalla volontà, spinto ed alimentato dalla paura.

“Come si può lasciare un posto da dirigente nel pieno di una crisi economica così grave? A 40 anni una scelta così si paga! Non si torna più indietro. Sei fuori dal sistema, per sempre!”

Oddio quante volte mi sono ritrovata nel mio letto a non riuscire a dormire ripetendomi questi ragionamenti e cercando di sostenermi giorno dopo giorno!

Ma una delle mie potenzialità più forti (l’ho capito molto dopo) è l’integrità. E purtroppo quando si tiene in sofferenza una potenzialità forte, si sta male. Ed io stavo male, fino al punto che il mio corpo ha deciso di mollare la mia forza di volontà. Non avevo più forza fisica per fare nulla. Piano piano anche le cose più banali mi sono risultate difficili. A quel punto, ho detto basta.

Ed ho deciso di ricominciare da me.

E’ cominciato il mio viaggio. Lento, ma inesorabile. Un mio caro amico mi ha ricordato che nella vita è come se ci partorissero più e più volte. Io ho dovuto soffrire la gestazione, il travaglio ed il parto di una nuova persona. Una nuova Elena è venuta lentamente alla luce. La Elena che non ha paura di guardarsi per quello che è e che ama. E che non teme più di essere fuori da un sistema. Se quel sistema non corrisponde ai suoi valori, se non alimenta la sua vita in alcun modo, ma anzi, le toglie voglia di vivere.

Il cammino è durato più di un anno. E’ passato per un’arricchente esperienza di meditazione Vipassana, il supporto di coaching del mio coach Luca Stanchieri, la perdita di una zavorra di molti chili, un viaggio breve per recuperare un po’ di tempo e conoscere meglio mio padre, un viaggio molto lungo negli Stati Uniti ed in Canada, da sola, per imparare. Apparentemente migliorare il mio inglese e francese. Di fatto per imparare ad essere felice, di nuovo, con me stessa.

E da settembre di quest’anno ho capito che volevo condividere questo percorso, che volevo che altre persone arrivassero a comprendere che è possibile riappropriarsi di se stessi. Ed è possibile senza fare del male a nessuno, ma tanto bene a se stessi.

Sono da qualche anno io stessa, coach professionista. Ma un coach non può supportare nessuno nel raggiungimento della propria realizzazione, se non ha per primo trovato la strada.

Io non so se ho trovato la strada giusta e definitiva. Ma di certo ho imparato tante cose di me stessa e per arrivare qui, ho sofferto moltissimo.

Perchè essere se stesse, a volte, è un lusso. Ma fare il primo passo per ricominciare da se stesse, è indispensabile per essere un buon esempio di felicità per chi ci guarda.

Siano essi figli, amici, genitori, fratelli, o amori.